venerdì 5 ottobre 2012

Uccellino VS Penna


Dove sono finiti gli scarabocchi durante le riunioni? Le pagine riempite d’inchiostro secondo l’arte dell’improvvisazione, disegni che durante i momenti di noia affollavano qualsiasi cartaceo ci trovassimo sotto mano cancellati dai cinguettii di un social network sempre più in voga.
Ecco come i quattro relatori –abilmente guidati da un ironico Luca Sofri- ci inseriscono in un discorso ormai di vita comune:TWITTER.
L’uccellino blu è protagonista del dibattito avvenuto quest’oggi al cinema Apollo che vedeva il contrapporsi di opinioni riguardo la sua influenza nell’ambito giornalistico.
L’ospite Lee Marshall, giornalista britannico, a tal proposito chiarisce la sostanziale diversità fra come Twitter e, più in generale,  i social network abbiano cambiato il lavoro del giornalista e il giornalismo in sé. In quest’ultimo caso sostiene che la natura del giornalismo negli ultimi cent’anni non sia cambiata, infatti il suo scopo d’informare è da sempre lo stesso, mentre il lavoro del giornalista si trova a contatto con il problema delle fonti: prima di una divulgazione di notizie erronee, occorre filtrare le informazioni, ma, superata questa barriera, certamente un giornalista riceve un notevole aiuto da Twitter, che batte in velocità i giornali cartacei. E  i nostri ospiti ci invitano a non dimenticare un altro componente fondamentale che ha  permesso una sempre maggiore adesione a questa piattaforma: la gratuità, che porta anche ad abolire le barriere dei conflitti di interesse a  vendere un prodotto o ad essere i primi, i più veloci a divulgare una notizia, un aspetto che porta ad un confronto in qualche modo più etico.   
Marina Petrillo, conduttrice di un programma su Radio Popolare, tiene a sottolineare che twitter e i suoi parenti non sono solo uno strumento giornalistico, sono “piattaforme straordinariamente vicine alla voce umana”. Grazie ai cinguettii, infatti, lei è riuscita a raccogliere un intenso flusso di notizie con cui ha creato delle vere e proprie storie sulle rivoluzioni arabe e Sultan Al Qassemi, giornalista degli Emirati Arabi Uniti, conviene col suo pensiero a favore del social network.
È impossibile non prendere in simpatia questo ospite che ci parla della particolare situazione in Medio-Oriente, dove, proprio grazie ai social network, la guida diventa per le donne più temerarie una possibilità: tenendosi in contatto con i mariti, possono essere aggiornate in tempo reale sulle strade da evitare perché sorvegliate. Ma questo è solo uno dei tanti esempi di utilità sociale che queste nuove comunicazioni forniscono.
La tecnologia ha ormai invaso le nostre case e le comunicazioni e non tutti hanno a cuore la sua onnipresenza, come il referente David Randall, che sostiene che i social network possano essere “solo un allarme” e non una vera e propria fonte di informazione.
Tuttavia, di qualcosa dobbiamo essere grati a queste nuove forme di comunicazione: dell’importanza che danno alle donne, che possono liberamente portare le proprie voci in ogni discorso e della comprensione del paese sempre più completa che ci permettono. 
Se una volta era solo un modo di dire, oggi possiamo sul serio affermare “Me l’ha detto un uccellino”.

Margherita Dondi, Silvia Garuti, Andrea Musso, Francesca Valente.

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